CHIESA DI SANT’ANTONIO ABATE

La chiesa di Sant’Antonio abate di Mezzomonte viene ricordata espressamente per la prima volta nel 1458.
L’aspetto attuale dell’edificio sacro e l’erezione del campanile (il terzo, dopo quelli di sole tavole e a tre capriate), sono dovuti ai lavori degli anni Cinquanta de
All’interno, la pala d’altare raffigurante la Madonna con Bambino tra i Santi Antonio abate e Antonio di Padova, realizzata nel 1788 dal pittore tricesimano Giovanni Battista Tosolini, è stata inserita nel XIX secolo in un’elegante struttura tardocinquecentesca, assegnabile ad uno scultore sansovinesco vicino all’operare artistico di Tommaso da Lugano e proveniente da una chiesa veneziana soppressa.
Spetta al pordenonese Pietro Feltrin la piccola tela settecentesca avente per soggetto la Madonna del Rosario con il Bambino e i Santi Floriano e Pietro Martire attorniati dai quindici misteri gaudiosi; è databile invece alla seconda metà dell’Ottocento l’altare della Madonna, in marmo e gesso dipinto, nella cui nicchia è conservata la statua della Madonna di Fatima, mentre risale al 1899 il crocifisso ligneo, opera dello scultore Francesco Guerrini di Ceneda.
La terribile ferita inflitta al paese a poche settimane dalla conclusione del secondo conflitto mondiale – il 7 marzo 1945 Mezzomonte fu dato alle fiamme dai nazifascisti – è rievocata nelle tre tele per il soffitto della chiesa, opera del pittore
trevigiano Giuseppe Modolo, realizzate intorno al 1949-1950.

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