CHIESA DI SAN LORENZO

Secondo documenti non più verificabili, la chiesa di San Lorenzo di Coltura venne edificata (o ricostruita) nel 1221.
Alcuni atti confermano almeno dagli inizi del Cinquecento la presenza, davanti all’edificio, di un atrio coperto (aldidor), reso celebre negli ultimi decenni del XIX secolo da alcuni dipinti del pittore sacilese d’adozione Luigi Nono.
Le forme attuali (facciata neoclassica, interno con lesene corinzie e quattro cappelle laterali) risalgono ai lavori di rifacimento avviati nel 1890, dato il consistente aumento della popolazione della località, e completati nell’immediato primo dopoguerra.
A sancirne il termine e la riconsacrazione della chiesa il 16 gennaio 1921 ad opera del vescovo Luigi Paulini (solennemente ricordata da una lapide con iscrizione sopra il secondo ingresso laterale), mentre il 13 giugno dello stesso anno Coltura passava da curazia a parrocchia autonoma.
All’interno, l’altar maggiore realizzato nel 1763 dal portogruarese Giovan Battista Bettini (dalla cui bottega uscì con ogni probabilità, nel nono decennio dello stesso secolo, anche l’altare della Beata Vergine del Rosario), conserva un dipinto raflìgurante la Trinità tra i Santi Lorenzo e Stefano, assegnabile a Tiziano Vecellio detto Tizianello, nipote dell’omonimo artista cadorino ma di ben inferiore levatura artistica, che lo realizzò nel 1625.
Seicentesca e anche la pala di anonimo autore con la Santissima Trinità, San Michele e San Lorenzo, proveniente
dall’oratorio di San Michele, collocata sopra l’ingresso laterale.
La decorazione pittorica in stile liberty delle quattro cappelle, con volte a finti cassettoni e cartigli sorretti da angeli
nelle lunette, è coeva ai lavori di rifacimento  del tempio; sono al pari novecenteschi gli altri dipinti presenti nella chiesa, tre dei quali (San Sebastiano, San Floriano e San Valentino, Santa Barbara e La Pietà) opera dell’artista Salvatore Maldarelli, mentre la Deposizione di Cristo nel sepolcro, copia di un quadro di Caravaggio conservato nella Pinacoteca Vaticana di Roma, è stata donata nel 1991 dal pittore Emilio Della Fiorentina, originario di San Giovanni di Polcenigo.
Tra le opere di scultura si segnala la statua della Madonna del Rosario, realizzata nel 1909 dal latisanese Giovanni Costantini, autore altresì, nel 1913, del gonfalone della Società Operaia “S Barbara”.

Utili da scaricare

Informazioni utili
  • Orari di apertura

    Sempre aperta

  • Telefono

    +39 0434 74313 Parrocchia di Coltura di Polcenigo

  • E-mail

    cultura@com-polcenigo.regione.fvg.it

    borgocreativopolcenigo@gmail.com

Share Button