IL MUSEO DELL’ARTE CUCINARIA

Il progetto di valorizzazione dell’arte cucinaria (termine preferito alla più diffusa “culinaria”, perché meglio traduce l’arte di far cucina, ars coquinaria) in Altolivenza, avviato nel 1990 con un convegno presso il Ristorante Zaia di Polcenigo, si è realizzato in questo museo inaugurato in occasione della 325° Sagra dei Sest (settembre 1998).
La scelta di istituire questo museo a Polcenigo non è stata casuale, in quanto esso è considerato il “capoluogo” dei cuochi altoliventini. Questa è una zona di cuochi da antica data ed ancora oggi ha notevole valenza: sono attivi oltre 300 cuochi, che operano in diverse parti d’Italia e del mondo, e provengono soprattutto dai commi di Polcenigo, Budoia, Caneva, Fontanafredda, località che fanno parte di un’area, l’Altolivenza, a confine tra Veneto e Friuli.

Gran parte della storia della cucina regionale, nazionale e internazionale è stata costruita anche per merito dell’ingegno e della professionalità di tanti cuochi altoliventini che per molti anni hanno contribuito, e ancora contribuiscono, alla crescita di questo settore.
Il “Museo dell’arte cucinaria in Altolivenza” intende proprio celebrare questa lunga storia di emigrazione al servizio di una passione incrementata da una tradizione familiare, e la particolare vocazione artistica dei cuochi altoliventini che si sono fatti onore nel mondo. Esso quindi “contribuisce a certificare la lunga storia professionale dei nostri cuochi presenti in tutte le parti del mondo a tenere alta l’arte di far cucina.
L’allestimento di questo museo deve esser visto come un atto di riconoscenza nei confronti di questi professionisti, ed al tempo stesso un’operazione di marketing, poiché consente di creare un punto di riferimento per tutti i cuochi della zona che operano in tutto il mondo. Una specie di “Larin” che rimane acceso a testimonianza di un lungo cammino di tradizioni che si sono rinnovate e si rinnovano lasciando i segni della loro civiltà (in questo caso “civiltà della tavola”) “ (dal Progetto “Mostra permanente dell ’arte cucinaria del] ’Altolivenza”, inviato al] ’Amministrazione Comunale di Polcenigo dal Signor Antonio Lot, membro di Civiltà Altolivenza, il 26 marzo 1991)
Nel museo sono esposti menù, fotografie d’epoca, attrezzi del mestiere, riconoscimenti, diplomi, ricette particolari, articoli di giornale dei nostri cuochi che hanno conquistato posizioni di primissimo piano nel contesto della ristorazione internazionale.

Ora il museo è cellula dell’Ecomuseo Lis Aganis.

Per approfondire:
Storie di cuochi e di cucine
Autore: Luisa-Nicoletta Bosser
Collana: Il Gomitolo delle Agane n.6
Realizzato da: Associazione Lis Aganis – Ecomuseo regionale delle Dolomiti Friulane, Comune di Aviano, Comune di Budoia, Comune di Caneva, Comune di Montereale Valcellina, Comune di Polcenigo, Provincia di Pordenone, Federazione Italiana Cuochi, Museo dell’Arte Cucinaria di Polcenigo
Anno: 2014
Pagine: 182
Soggetto: Storie ed esperienze in Italia e all’estero di cuochi del territorio ecomuseale

Lo potete trovare presso l’edicola – cartolibreria Minatelli in Piazza a Polcenigo, oppure richiedendolo al’Ecomuseo Lis Aganis.

Utili da scaricare

Informazioni utili
  • Orari di apertura

    Il museo è aperto nelle principali manifestazioni e su prenotazione

  • Telefono

    +39 0343 74001 – Ufficio cultura

  • E-mail

    cultura@com-polcenigo.regione.fvg.it

    biblioteca@comune.polcenigo.pn.it

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