FOLLO, SEGHERIA E MULINO SANCHINI – visitabile

TIPOLOGIA: In origine, follo da panni (scomparso a fine Settecento); poi segheria idraulica (dal Settecento) e mulino con due ruote idrauliche (dall’Ottocento).
UBICAZIONE: Polcenigo, Via Sega.
ALIMENTAZIONE: Canale Gorgazzetto.
STATO ATTUALE: Esistente. Conserva all’interno l’intera strumentazione molitoria e parte di quella pertinente alla segheria.

BREVE STORIA:
L’edificio, sorto sul Gorgazzetto e di proprietà dei conti di Polcenigo, ha una storia lunga ed interessante, nella quale compaiono varie trasformazioni d’uso, tutte comunque legate alla forza dell’acqua: originariamente follo da panni, diventa poi anche segheria e in seguito pure mulino.

La prima notizia certa risale al l’8 marzo 1481. In quella data i conti di Polcenigo acquistano un follo da panni da mistro Daniel Zambon
Il follo da panni (o follone, o gualchiera) era un edificio dove si sgrassavano, assodavano e infeltrivano i panni di lana, utilizzando l’azione continua di una sorta di pesanti mazzuoli di legno messi in movimento da ruote idrauliche simili a quelle dei mulini.
I folli erano di solito situati fuori dell’abitato, sia per la loro notevole rumorosità, sia per-ché il processo di lavorazione della lana sporcava le acque, che quindi non potevano più essere usate per essere bevute o per lavare.

Nel seicento i conti di Polcenigo affittarono l’opificio prima ai conti di Colloredo e poi ai nobili udinesi Del Torso il 13 ottobre 1608.
Nell’immagine a lato trovate il documento con cui il conte Marsilio di Polcenigo affitta a Gio Batta del Torso di Udine il suo follo da panni posto a Polcenigo fuori della porta del “Borgo de Coltura”.
Successivamente, a loro volta i Del Torso lo diedero in gestione ad esperti follatori.
Intorno al 1738 i conti polcenighesi costruirono accanto al follo da panni una segheria idraulica:” avevano intrapreso di unire ad un loro edifizio di folo anco uno di sega”.
Ai primi dell’ottocento risultava operante solo però la segheria, alla quale si aggiunse presto un nuovo mulino.

Nel 1830/1850 il catasto austriaco rileva infatti una sega idraulica e mulino ad acqua, posseduti da Giuseppe del fu Nicolò di Polcenigo. Nella mappa si nota il breve canale derivato dal Gorgazzetto, ora del tutto scomparso, che racchiudeva l’edificio in una sorta di isoletta.

Dal censimento dei mulini friulani compiuto dal Falcioni nel 1877 risulta che all’epoca il nostro mulino, detto “della Siega”, ha due palmenti da granoturco, pale piane di fianco e di sotto, una portata media di 800 litri, una caduta di 1,65 metri e 17,60 cavalli vapore di forza teorica.
Nel 1879 segheria e mulino, formati da sei vani disposti su due piani, passano a Nicolò, Giacomo e Margherita di Polcenigo, figli di Giuseppe; nel 1881 sembra restare unico proprietario Nicolò, mentre nel 1898 i padroni sono Alderico e Margherita. Quest’ultima rimane l’unica detentrice nel 1901.
In questo periodo lavora nell’opificio Angelo Modolo Segato, passato poi nel 1911 a gestire il vicino mulino già dei Fullini.

Nel 1903 l’edificio, in pessime condizioni, fu acquistato da Luigi Lacchin dalla Contessa Margherita Polcenigo vedova Sbroiavacca. Le condizioni dell’edificio dovevano essere pessime. A detta dei discendenti, il Lacchin con un notevole sforzo finanziario ricostruì il mulino e la segheria, attivi a quanto pare almeno a partire dal 1913.

Nell’opificio lavora per un certo periodo (anni Venti – Trenta) Elia Selva, falegname e mugnaio, al quale subentra Carlo Rosset, che vi rimane fino al 1985.
Dopo tale data funziona per breve tempo la sola segheria. Nel 1990 la sega viene smontata e venduta in Russia: finisce in questo modo la storia plurisecolare dell’opificio.

L’edificio, ben conservato, è poi passato in proprietà a Curioni Teresa, moglie di Luigi Lacchin, e poi successivamente è passato di figlia in figlia: Maria Lacchin, Elda Zaro, Mariapaola Faletti e ora infine ad Angela ed Elena Sanchini.

E’ stato restaurato negli ultimi anni e l’inaugurazione è avvenuta il 22 maggio 2016.

Oggi ospita anche la sede dell’Associazione Borgo Creativo.

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Informazioni utili
  • Orari di apertura

    Il mulino è visitabile per i gruppi a richiesta contattando l’Associazione Borgo Creativo borgocreativopolcenigo@gmail.com

    E’ inoltre aperto in occasione di eventi e manifestazioni. Per info consultare il sito
    www.borgocreativopolcenigo.it

  • Telefono

    +39 351 7178404 Associazione Borgo Creativo

  • E-mail

    borgocreativopolcenigo@gmail.com

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